Cosa centra un puzzle con il mondo del ricamo? In effetti non ci azzecca nulla ma avevo bisogno di un titolo accattivante per attirare la tua attenzione. No, non ti ho ingannato, nella storia che sto per raccontarti un certo nesso c'è. Ma andiamo dritti alla storia. Parecchi anni fa quando io e mio marito eravamo ancora fidanzati un giorno acquistammo un puzzle da 8000 pz. Era il prima che facevamo e uno così grande era praticamente un'impresa titanica. Tanto per cominciare occorreva uno spazio da dedicare all'opera perchè non è che tutte le sere puoi fare dei pezzettini piccoli da riporre in una scatole e poi li attacchi insieme. Serviva in pratica una base (da poggiare sul tavolo)parecchio grande su cui completare il puzzle e poi da usare per farlo incorniciare. Per farla breve sistemammo il tutto nella nostra casa di campagna e ogni sera andavamo lì a fare un pezzettino del nostro puzzle.
Dato che era il primo non sapevamo una cosa fondamentale: aperta la confezione trovammo due buste da 4000 pz ciascuna che, come due pirla qualunque, mischiammo insieme. L'idea che poteva essere una busta per la parte destra e una per la parte sinistra non ci sfiorò minimamente. Con un semplice gesto il lavoro per completarlo si moltiplico per 1000! Vabbè, la facciamo breve abbiamo detto....
pian piano, sera dopo sera, ci avviamo verso la conclusione quando una sera capitò un fattaccio. C'era un bella porzione in cui mancava un pezzo dalla forma molto particolare per completarla. Cerca, cerca, ricerca, questo pezzo non c'era! La facciamo sempre corta e diciamo che questo pezzettino era andato perso. Non vi dico che rabbia! Mesi e mesi passati a fare questo puzzle e alla fine non poteva essere completato! Alla fine fu accantonato da una parte, poi con gli anni finito chissà dove con il risultato che questo quadro non vide mai la luce. Ok, ma il nesso con ilricamo dove sta?

Sta qui:
quando alcuni clienti ci inviano mail dicendo che non possono completare un kit da ricamare perchè manca o hanno terminato un filo a noi torna sempre in mente il nostro puzzle. Non vogliamo mai lasciare i clienti senza fornirgli il massimo dell'assistenza per cui ci adoperiamo immediatamente. Forse qualcuna di voi starà già pensando: dov'è il problema, vai in merceria e compriil filo che ti serve. Si, OK, ma lo schema non contiene mai il numero del colore per cui devi andare lì e fare ad occhio con la cartella colori. Noi abbiamo una soluzione migliore perchè le azienda che ci forniscono i kit che commercializziamo ci mettono a disposizione un servizio ad hoc. Ed in particolare Vervaco, Lanarte e Rico Design hanno una procedura da seguire che permette di ottenere il filo gratuitamente e direttamente a casa. La procedura è leggermente diversa per i tre produttori e in particolare:
- Vervaco e Lanarte (marchi diversi ma stessa azienda madre) includono nella confezione un certificato di garanzia in cui c'è scritto l'indirizzo della casa madre in Belgio. Basta inviare in busta chiusa a questo indirizzo il certificato, un campione del filo che vi serve e il vostro indirizzo e nel giro di qualche giorno vi arriva a casa il filo che vi serve.
- Rico Design: non ha una vera e propria procedura per cui la richiesta deve essere inoltrata tramite il nostro negozio.
Se per casostai leggendo questo articolo e ti ritrovi nella situazione su descritta ricorda che, nel caso di Vervaco e Lanarte, NO certificato NO fili. Senza quello la cosa si complica molto e non puoi inviare direttamente in Belgio. Ricorda la prossima volta che compri un kit di conservare sempre tutta la confezione. Il certificato di solito sta sul retro della foto del kit. Nel caso di Rico Design offriamo assistenza solo per i kit comprati nel nostro negozio. Se lo avete comprato altrove rivolgetevi lì e sperate di trovare qualcuno comprensivo che si adoperi per la vostra causa. Ma un servizio del genere esiste anche per i puzzle? Forse sì ma a quel tempo chi lo sapeva! Bye bye:-)